16 aprile 2011
Una maglia tricolore sulle strade d'Europa nei 150 anni dell'unità d'Italia.
Sempre lui Giorgio Murari ancora una volta questo cinquantenne di Negrar fa parlare di sé. Le performance ciclistiche fanno di Giorgio il simbolo di questo sport estremo fatto per soli uomini fuori serie che dedicano la gran parte della loro vita ad un'idea utopistica che diviene realtà, dimostrando che la soglia del loro potenziale psicofisico la possono collocare dove il loro autocontrollo diviene più forte della pura determinazione verso l'obiettivo. Una tenuta mentale estrema acquisita dopo tante prove verso l'ignoto.
Il talento e lo spirito sereno fanno di un'atleta un protagonista di questo sport. Un ciclismo privo della frenetica ricerca della competizione che per sua natura vede nell'altro l'avversario da superare.
L'uomo rando viceversa interiorizza la sua corsa in uno stato alterato della coscienza vivendo la sua storia come in un film.
Giorgio Murari campione d'Italia over 50. Le strade del Montello dunque lo collocano a pieno diritto dentro la storia di questo sport, meta voluta con tanta abnegazione e sacrificio. Giorgio un'atleta a tutto tondo non solo per il suo impegno sportivo, ma il suo ricco palmares diviene ricchezza ed esperienza attraverso la rete con la quale dialoga, discute, critica, elogia le sue esperienze ed emozioni di uomo sensibile verso la natura spesso cornice necessaria per arricchire la mente, la memoria e porre in essere per iscritto la resa dei conti di un mondo estremo ma ricco di significati.
Se ne coglie un campione pronto a vivere nuove esperienze. Dopo l'intervista in occasione del palio del recioto la cittadinanza conosce il suo futuro impegno: il suolo americano. E' necessario quindi non lasciare al caso il succedere di questa grande avventura, perché questo progetto si realizzi è necessario operare affinché in ogni sede possibile sportiva e non se ne parli come di un avvenimento meritevole di diventare argomento per tutti coloro che amano lo sport estremo.
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